Villa Rospigliosi diventa un’oasi paradisiaca
Sul versante dei Pallavicini, la famiglia, originaria delle zone tra Parma, Piacenza e Cremona, andò in parte a Torino ed in parte a Genova. Da Genova scese a Roma e qui si legò alla sorte dei Rospigliosi.
Infatti il cardinal Lazzaro Pallavicini pianificò un matrimonio tra le due famiglie (Maria Camilla Pallavicini e Giovan Battista Rospigliosi, nipote del papa) per assicurare una ricca discendenza alla famiglia. Il cardinale dispose infine nel testamento il fidecommesso, per cui il secondogenito proseguiva la casata Pallavicini ed il primogenito quella dei Rospigliosi, preservando in tal modo beni e cognomi.
La villa fu affidata al restauro dell’architetto Agostini, in particolare furono aggiunti la cappella del Buon Consiglio (a cui era molto devota la famiglia Colonna) nel piano nobile in un vano risalente all’epoca dei Maculani, e la torre dei Venti realizzata ammodernando la vecchia loggia Capizucchi ed ancora oggi visibile, corredata al suo interno di un padiglione a tempera in cui è disegnato il firmamento e degli stemmi delle famiglie. Nel 1843 fu concessa all’abitazione dal convento francescano l’acqua di Palazzola che arrivava nel giardino della Villa Rospigliosi.
A compimento lavori la villa era costata circa ventimila scudi, diventando però un’oasi paradisiaca tra fiori, viali, statue e busti romani, magnolie e piante esotiche, corredata di un parco al posto del vecchio orto, ampliata ed impreziosita anche nel suo interno secondo un gusto dell’epoca tipicamente romantico.
Gli investimenti del Cardinal Maculani
L’ampliamento della villa sotto i Capizucchi Marescotti
Con i Savelli si prosegue l’opera urbanistica
Nel 1630 si costruiscono nuovi edifici
I Capizucchi Marescotti
L’ampliamento della villa sotto i Capizucchi Marescotti
L’eredità Maculani
Nel 1662 lo stabile viene acquistato dal cardinal Maculani
Il restauro della villa per volere della contessa Colli
La contessa Colli sceglie la villa come sua dimora
L’acquisto della villa da parte dei Rospigliosi Pallavicini
La villa diventa proprietà della nobile famiglia Rospigliosi PallaviciniVilla Rospigliosi diventa un’oasi paradisiaca
I Rospigliosi Pallavicini ad Albano
L’antica villa Rospigliosi
Differenze strutturali
Il Casino diventa residenza del Delegato Apostolico Straordinario
La città di Albano è messa in ginocchio dal colera
La vendita ai Giuseppini del Murialdo
Da Marino ad Albano
Il passaggio ai Gesuiti
Dal 1914 al 1918 l’ex casino Rospigliosi diventa caserma e arsenale del Genio Militare
La riedificazione della scuola dopo i bombardamenti
Guerra, distruzione e ricostruzione dell’Istituto Leonardo Murialdo